Perché fa bene
Tra tutte le tipologie di farro, il farro monococco è quello che contiene la maggior percentuale di fibre, ma al contempo è il tipo con il minor contenuto di glutine (solo il 7%). Di conseguenza, la farina integrale ricavata dal farro monococco si presta a essere consumata con più facilità da chi ha una certa sensibilità al glutine; le fibre del cereale inoltre agiscono come da spazzine dell’intestino, riducendo il rischio di infiammazioni della mucosa.
Ricca di proteine e carotenoidi, la farina integrale di farro monococco ha anche un basso indice glicemico, il che significa che limita i picchi glicemici ed è utile a chi segue particolari regimi alimentari, come quelli di soffre di diabete. Questo cereale risulta poi essere tra i più digeribili, cosa che lo rende un alimento indicato per lo svezzamento dei più piccoli e per il nutrimento degli anziani.
Infine, Il farro monococco rientra tra i grani antichi che abbiamo scelto di produrre nelle terre toscane de Il Cerreto. Prediligiamo le colture di grani antichi a tutela della biodiversità ma anche del patrimonio storico e culturale del territorio: si tratta di cereali difficilmente standardizzabili, per cui una farina di grani antichi non sarà mai la stessa l'anno successivo. Questi cereali ritrovati risultano intatti dal punto di vista genetico, hanno saputo adattarsi in autonomia ai cambiamenti climatici senza perdere nutrienti, ma anzi conservando digeribilità e qualità.
Farina di farro monococco: come usarla
La farina di farro monococco biologica biodinamica ha un profumo caratteristico che la rende particolarmente adatta ai prodotti da forno, che fanno sì che sprigioni tutti i suoi aromi. Si presta a preparazioni sia dolci che salate, dalle crostate alla pizza, fino al classico pane, magari per una buona colazione sana.
Le farine bio macinate a pietra a base di grani antichi, rispetto a quelle con varietà moderne di frumento, hanno una ridotta quantità di glutine, che si traduce però in minor forza ed elasticità, inferiori rispettivamente del 50% e del 25%. Questo garantisce una certa tollerabilità agli intolleranti al glutine e rende i prodotti più digeribili, ma può scoraggiare i panificatori meno esperti. Quello che suggeriamo è iniziare a provare a impastare miscelando questa farina integrale di monococco con la nostra farina di grano tenero antico Gentil Rosso tipo 1, così da ottenere ugualmente ottimi lievitati ma con uno sforzo minore.
Alcuni consigli che possono esservi utili: considerato un raccolto ogni anno sempre diverso per le caratteristiche della nostra agricoltura, possiamo indicarvi un range della forza delle farine di grano antico, che va dai 50 ai 90-100 W, motivo per cui occorrerà anche un po’ più acqua rispetto alle dosi che trovate indicate nelle ricette.